Mi preoccupo di una persona in pensione
Per molte persone è difficile andare in pensione. Parlando, per esempio, con uno dei tuoi genitori, qualcuno che fa parte della tua cerchia di amici o del vicinato, l'aiuti a stare meglio. Questi suggerimenti per parlarne ti aiutano.
Per molte persone, il pensionamento è un momento che provoca forte emozioni, a volte immediatamente dopo, altre più tardi. Le persone interessate sono magari svogliate, perché si sentono sole, sono frustrate perché sono poco mobili o perché nessuno ha più bisogno del loro aiuto. Alcune persone non riescono a liberarsi da questi pensieri negativi e hanno bisogno di aiuto.
Hai notato che tuo padre, tua madre, la tua amica, il tuo amico o qualcuno che vive nelle tue vicinanze da varie settimane o mesi
- si è isolato e non si fa più vivo.
- si è lasciato andare.
- reagisce in maniera irritata.
- è cambiato o sembra triste.
Allora è giunto il momento di fare qualcosa.
Parlarne aiuta
Parlare delle proprie preoccupazioni e dei pensieri negativi è il primo passo verso la guarigione. Discutendo con la persona in pensione sui cambiamenti che hai notato, puoi evitare che un momento di difficoltà si trasformi in una malattia mentale.
Parlarne allieva e dà forza
Parlare non risolve i problemi. Non aspettarti che tutto cambi dopo il vostro colloquio. Ma avere qualcuno con cui condividere le proprie preoccupazioni, che si interessa e prova empatia, allevia e fa bene.
Non devi risolvere i problemi
Molti evitano di affrontare l'argomento perché hanno paura di dover risolvere i problemi della persona che hanno di fronte. Come non ti viene chiesto di asportare un'appendice infiammata, così non ci si aspetta che tu, per esempio, sia in grado di far sparire il senso di solitudine o i dolori cronici. La tua disponibilità all'ascolto e il tuo interesse sono già un prezioso aiuto.
«When I feel lonely and depressed, It's nice to have somebody who shows some interest in me.»
Some seniors speak about getting out of loneliness. (Video in Inglese)
«Le nostre città sono piene di anziani che vivono da soli a casa e che, se perdono l'autosufficienza, finiscono negli ospedali o nelle residenze assistenziali con costi enormi. Che cosa fare? A Genova la risposta a questa domanda l'hanno data i volontari della Comunità di Sant'Egidio. Una bella storia di solidarietà.»
Prima di parlarne
Tieni d'occhio il tuo stato d'animo
Cerca di parlarne soltanto quando te la senti e sei dell'umore giusto.
Scegli il momento giusto
Una conversazione approfondita richiede tempo. Non affrontare l'argomento se dopo dieci minuti tu o chi ti sta di fronte ha un altro appuntamento. A volte è utile chiedere alla persona in pensione quando ha tempo per parlarne.
Vorrei parlare con te con calma. Quando avresti tempo?
Scegli il luogo adatto
Scegli un luogo dove potete parlare senza essere disturbati e dove vi sentite a vostro agio. Molte persone parlano più facilmente delle loro difficoltà mentre camminano. Una passeggiata nel bosco e fino alla prossima panchina potrebbe essere una buona occasione per affrontare l'argomento.
Mi accompagni a fare una passeggiata o ci beviamo insieme un caffè?
Non è un problema se non funziona
Magari la persona che ti sta di fronte non vuole parlarne con te. Non prenderla sul personale. Forse non è dell'umore giusto o forse deve solo trovare il coraggio per rompere il ghiaccio. Prova più tardi.
Nessun problema. Capisco. Ti andrebbe meglio un'altra volta?
A proposito: puoi farti consigliare sul modo migliore di procedere. Consulta l'elenco di indirizzi e offerte.
Mentre se ne parla
Puoi iniziare così:
Mi preoccupo di te. Ultimamente mi sembri un po' apatica.
Mi preoccupa il fatto che non ci vediamo più/che non vieni più ai nostri incontri. C'è qualcosa che non va?
Tra non molto vai in pensione/sei andato in pensione da poco. Come stai?
La cosa più importante è ascoltare
Molte persone hanno paura di non trovare le parole giuste. Sottovalutano però quanto sia liberatorio poterne parlare con qualcuno interessato e disposto ad ascoltare. Durante la conversazione cerca di entrare nei panni di chi ti sta di fronte. Pensa alle domande che potresti porre, invece di cercare delle soluzioni.
Mi potresti raccontare cosa ti rende felice ogni giorno?
Come ci si sente a non dover più andare al lavoro/a essere spesso soli?
Come sono le tue giornate?
Mostrare empatia
Fa bene sentire di essere capiti. Puoi mostrare così la tua empatia:
Capisco che questo è un peso per te.
Mi dispiace che tu non stia bene.
Rimanere in silenzio
A volte non si trovano le parole quando si parla di situazioni difficili. Lascia spazio ai silenzi e alle pause. Per riprendere la conversazione puoi dire per esempio:
In questo momento, nemmeno io so cosa dire.
Rispetta i tuoi limiti
Se hai l'impressione che la persona che ti sta di fronte ha bisogno di un sostegno supplementare:
Non so come aiutarti di più.
Hai già pensato di rivolgerti a uno/a specialista?
Qui trovi un elenco di indirizzi e offerte di sostegno. Ma non è sempre necessario.
Offri nuovamente il tuo aiuto solo se lo vuoi
La tua empatia e la tua disponibilità all'ascolto sono già un grande aiuto per la persona che ti sta di fronte. Non devi sentirti in obbligo di aiutarla ulteriormente. Se hai voglia puoi proporre un aiuto concreto, per esempio puoi occuparti di una commissione, fare in modo che incontri altre persone o accompagnarla a un appuntamento. Ma puoi benissimo essere solo un/a confidente:
Puoi riparlarne con me se ne hai voglia.
Ciò che dovresti evitare
Non attribuire colpe
Non aiutano frasi come: «Non essere così pessimista, anche in passato sei rimasto a lungo da solo» oppure «Dovevi semplicemente prepararti meglio alla pensione». Le malattie mentali non sono mai una questione di volontà.
Evita i consigli e le facili soluzioni
Abbiamo la tendenza a proporre delle soluzioni. Con frasi come questa: «Incontra più gente» metti semplicemente sotto pressione la persona che ti sta di fronte. Oppure le dai l'impressione che non la prendi sul serio. Ascoltala con attenzione. Se ti chiede dei consigli, puoi indicarle questo sito web o l'indirizzo della pagina con delle idee per salvaguardare la salute mentale.
Non parlare dei tuoi problemi
Per mostrare empatia e comprensione si è tentati, a volte, di parlare dei propri problemi. Chi ti sta di fronte ha però l'impressione di non essere preso sul serio. Condividi invece le tue esperienze se anche tu hai vissuto una situazione analoga.
Non fare diagnosi
Anche se sospetti che chi ti sta di fronte soffra di una malattia specifica, lascia che sia una/o specialista a formulare la diagnosi. La persona si potrebbe altrimenti sentire etichettata.
Non minimizzare la situazione
Evita le frasi come: «Vedrai che andrà meglio» o «Passerà». Con simili affermazioni, le persone non si sentono prese sul serio.
Non fare pressioni
Durante la discussione non sollecitare la persona a dirti più di quanto desidera confidarti. Se vuole, lascia che metta fine alla conversazione. Puoi provare a riparlarne un'altra volta.
Mettere fine alla conversazione
A volte parlarne diventa davvero molto difficile. Puoi usare le frasi seguenti per mettere fine alla conversazione in maniera appropriata:
Trovo sia difficile continuare a parlarne ora. Che ne dici se parliamo d'altro?
La tua situazione mi rattrista molto. Vorrei uscire a prendere una boccata d'aria e parlarne con te più tardi.
Non so più che cosa dire. Facciamo ancora quattro passi assieme? Possiamo parlarne un'altra volta.
Dopo la conversazione
Tieni per te ciò che ti è stato confidato
Tieni per te ciò che ti è stato confidato. Se senti il bisogno di parlarne con qualcuno, non svelare di chi si tratta. Tuttavia, se ritieni che sia necessario intervenire, per esempio in caso di pensieri suicidi, allora rivolgiti al Telefono Amico 143. Il Telefono Amico consiglia anche le persone vicine a chi sta vivendo una situazione difficile.
Abbi cura di te
Non sei d'aiuto a nessuno, se anche tu ti ammali. Prenditi del tempo per i tuoi bisogni e interessi. Ecco alcune idee per prendersi cura della salute mentale.